mercoledì 19 agosto 2020

Saskia Sassen, Evgeny Morozov & Jakob Augstein: DEMOCRACY IN THE DIGITAL AGE:

Opposition to Western democracies is being intensified by the influence of digitalisation. We are only now beginning to understand the new spheres in which the formation of political intentions is taking place. The course we set today will determine where spaces for civil society will open up and where they will close down in the future. We need to develop technology and democracy in unison
Symposium
re:claim autonomy! Self-empowerment in the digital world order, 05.12.2016, Berlin

martedì 18 agosto 2020

Beethoven : E. Reggiani - Beethoven oltre la leggenda, mito, mistica: un approccio cultural-musicologo

1° incontro del ciclo #BTHVN2020 Ludwig van Beethoven nel 250° della nascita
a cura di Enrico Reggiani (Università Cattolica del Sacro Cuore)
"L'immagine di Beethoven che sopravvive nella memoria dei posteri è costituita da un miscuglio di impressioni prodotte dalle opere e di frammenti biografici, i quali constano in gran parte di leggende e di aneddoti. [..] Dal fatto ovvio che un'opera rappresenta un documento su un compositore, in quanto testimonia della sua facoltà immaginativa, si passa all'ipotesi problematica che gli elementi espressivi contenuti in essa siano riflessi della sua vita". Tuttavia, altrettanto ovvia è la constatazione che "non è sicuro che si possa parlare della totalità di un''opera' senza metterla in relazione con la totalità di una vita". Esiste una mediazione possibile tra l'approccio biografico e quello analitico? A prima vista, "la distinzione tra circostanze biografiche e validità estetica contesta il metodo genetico, ma non lo distrugge; esso può essere salvato mettendo al posto del soggetto biografico un soggetto estetico che è presente nell'opera stessa". Queste lungimiranti riflessioni metodologiche di Carl Dahlhaus (1928-1989), tratte da Beethoven e il suo tempo (1990), sono una luminosa stella polare nell'anno delle celebrazioni del 250° anniversario della nascita del Genio di Bonn e una potente risorsa verso una sempre più matura conoscenza e un sempre più consapevole apprezzamento della sua Arte.
In continuità con precedenti serie di incontri proposte presso la Casa della Cultura nel 2016 (La musica (classica) è cultura. Sei pilastri del canone cultural-musicologico europeo tra 18° e 20° secolo), nel 2017 (1917: i linguaggi della musica. Sei protagonisti della scena cultural-musicologica di un secolo fa) e nel 2018 (Tre secoli di pianoforte: linguaggi, culture, economie), ognuno dei quattro appuntamenti del ciclo #BTHVN2020. Ludwig van Beethoven nel 250° della nascita si concentrerà su un aspetto emblematico e paradigmatico dell'esperienza beethoveniana. Ciascun aspetto verrà esemplificato mediante l'"ascolto cultural-musicologico" di una composizione che verrà esaminata per evidenziarne quanto Lawrence Kramer, uno dei massimi esponenti della Cultural Musicology, ha definito "musical subjectivity in history". Obiettivo ultimo del ciclo è far sperimentare ai partecipanti una fruizione musicale culturalmente consapevole e un approccio interdisciplinare ai brani musicali proposti che consenta di individuarne ed interpretarne le principali componenti cultural-musicologiche.
Il ciclo #BTHVN2020. Ludwig van Beethoven nel 250° della nascita è rivolto a studenti universitari, ad allievi delle varie istituzioni musicali, a docenti di discipline musicali negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, a musicisti e musicologi di ogni età e a tutti gli appassionati musicofili con le più diverse competenze professionali e/o amatoriali.

domenica 16 agosto 2020

Beethoven: Beethoven e la forma-sonata / Enrico Reggiani #BTHVN2020


2° incontro del ciclo #BTHVN2020 Ludwig van Beethoven nel 250° della nascita a cura di Enrico Reggiani (Università Cattolica del Sacro Cuore) "L'immagine di Beethoven che sopravvive nella memoria dei posteri è costituita da un miscuglio di impressioni prodotte dalle opere e di frammenti biografici, i quali constano in gran parte di leggende e di aneddoti. [..] Dal fatto ovvio che un'opera rappresenta un documento su un compositore, in quanto testimonia della sua facoltà immaginativa, si passa all'ipotesi problematica che gli elementi espressivi contenuti in essa siano riflessi della sua vita". Tuttavia, altrettanto ovvia è la constatazione che "non è sicuro che si possa parlare della totalità di un''opera' senza metterla in relazione con la totalità di una vita". Esiste una mediazione possibile tra l'approccio biografico e quello analitico? A prima vista, "la distinzione tra circostanze biografiche e validità estetica contesta il metodo genetico, ma non lo distrugge; esso può essere salvato mettendo al posto del soggetto biografico un soggetto estetico che è presente nell'opera stessa". Queste lungimiranti riflessioni metodologiche di Carl Dahlhaus (1928-1989), tratte da Beethoven e il suo tempo (1990), sono una luminosa stella polare nell'anno delle celebrazioni del 250° anniversario della nascita del Genio di Bonn e una potente risorsa verso una sempre più matura conoscenza e un sempre più consapevole apprezzamento della sua Arte. In continuità con precedenti serie di incontri proposte presso la Casa della Cultura nel 2016 (La musica (classica) è cultura. Sei pilastri del canone cultural-musicologico europeo tra 18° e 20° secolo), nel 2017 (1917: i linguaggi della musica. Sei protagonisti della scena cultural-musicologica di un secolo fa) e nel 2018 (Tre secoli di pianoforte: linguaggi, culture, economie), ognuno dei quattro appuntamenti del ciclo #BTHVN2020. Ludwig van Beethoven nel 250° della nascita si concentrerà su un aspetto emblematico e paradigmatico dell'esperienza beethoveniana. Ciascun aspetto verrà esemplificato mediante l'"ascolto cultural-musicologico" di una composizione che verrà esaminata per evidenziarne quanto Lawrence Kramer, uno dei massimi esponenti della Cultural Musicology, ha definito "musical subjectivity in history". Obiettivo ultimo del ciclo è far sperimentare ai partecipanti una fruizione musicale culturalmente consapevole e un approccio interdisciplinare ai brani musicali proposti che consenta di individuarne ed interpretarne le principali componenti cultural-musicologiche. Il ciclo #BTHVN2020. Ludwig van Beethoven nel 250° della nascita è rivolto a studenti universitari, ad allievi delle varie istituzioni musicali, a docenti di discipline musicali negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, a musicisti e musicologi di ogni età e a tutti gli appassionati musicofili con le più diverse competenze professionali e/o amatoriali.

venerdì 14 agosto 2020

Cina: Laozi "La via del Dao e la formazione del daoismo" - Attilio Andreini

Il ciclo di lezioni del Centro Studi Religiosi "Fondatori di religioni. Carisma individuale e contesto sociale all’origine delle tradizioni religiose (II)" si articola in cinque conferenze, in programma tra febbraio e aprile 2020, e vuole approfondire la riflessione sul rapporto che sussiste tra l’origine delle religioni e l’opera del loro fondatore, così cercando di comprendere quali aspetti della religione corrispondano alla rappresentazione del suo fondatore che viene tramandata nei secoli.
La prima conferenza, dal titolo "Laozi. La via del Dao e la formazione del daoismo", è stata tenuta da Attilio Andreini  (Professore di Lingue e letterature della Cina all'Università Ca’ Foscari di Venezia).

mercoledì 12 agosto 2020

Octavio Paz: «El laberinto de Octavio Paz» Documental

El documental «El laberinto de Octavio Paz» ofrece una amplia visión de la producción de un autor que siempre afirmó que la verdadera biografía de un poeta no está en los sucesos de su vida, sino en su obra. Pero también dedica especial atención a episodios o etapas fundamentales de su vida: los años que vivió en la India, donde ejerció como embajador de México entre 1962 y 1968 y escribió algunas de las obras mayores; la visita a España en 1937 para asistir al Congreso Internacional de Escritores para la Defensa de la Cultura, o el fulgurante encuentro con Marie Jo Tramini, primero en Delhi y después en París. Con una duración de 85 minutos, «El laberinto de Octavio Paz» contiene análisis y testimonios de 25 especialistas en la obra del premio Nobel de Literatura 1990. El Instituto Cervantes ha recabado la opinión de, entre otros, los escritores Mario Vargas Llosa, Jorge Edwards, Hugo Hiriart, Elena Poniatowska y Alberto Ruy Sánchez; los poetas Pere Gimferrer, Ida Vitale y Jean-Clarence Lambert, primer traductor de Paz al francés; los ensayistas Juan Villoro, Juan Malpartida y Christopher Domínguez Michael; los sanscritistas Óscar Pujol y Juan Arnau; los críticos de arte Juan Manuel Bonet y Fernando Castro Flórez; el pintor Vicente Rojo; la hispanista china Shihua He, así como Hans Meinke, editor de las obras completas del escritor mexicano. Con guion y dirección de José María Martínez y realización, montaje y postproducción de Adela Iriarte, el documental recorre la obra de uno de los mayores escritores en español y una de las figuras más influyentes de la cultura contemporánea.

domenica 9 agosto 2020

Roma ed i suoi poeti: Ricordiamo Trilussa, il poeta dai versi in romanesco che satireggarono anche sul Fascismo

La settimana Incom 00696 del 28/12/1951
Ricordiamo Trilussa.
Descrizione sequenze:studio di Trilussa ; Trilussa seduto alla scrivania legge una sua poesia ; persone entrano in uno degli edifici dello zoo di Roma ; Anna Magnani di fronte ad un pubblico recita al microfono una poesia di Trilussa, il poeta degli animali parlanti ; tra il pubblico, il sindaco di Roma ed altre autorità ;

sabato 8 agosto 2020

Evgeny Morozov: Digital Power and Its Discontents | After Democracy

Evgeny Morozov during this speech at Centro per l'Arte Contemporanea
Luigi Pecci talks about the importance of the new data question, its
political ramifications, and how it connects to broader political
economic and political debates of today (about inequality, possible
unemployment due to automation, lack of trust in democratic
institutions). I plan to highlight the ways in which the digitization of
society and economy - as long as it's conducted on terms favorable to
big technology platforms - will disadvantage most of us as well as
outline some of the strategies and tactics to fight back, including
having a more robust political debate about data ownership, the adequacy
of existing property rights for data, and the ways in which organized
political resistance can be mounted, both locally and internationally.
My main message would be that even though delegating more and more power
to big technological intermediaries might temporarily resolve some of
our problems, in the long run we'll pay dearly for that.

venerdì 7 agosto 2020

OCTAVIO PAZ | Debate: El compromiso de los intelectuales

18 jun 1987 - Debate modera el debate sobre el compromiso de los
intelectuales con la sociedad, en el que participan Mario Vargas Llosa,
Octavio Paz, Jorge Semprún, Fernando Savater, Juan Goytisolo y Manuel
Vázquez Montalbán.

giovedì 6 agosto 2020

"Theo" Angelopoulos : The Hunters (Οι Κυνηγοί) - (1977) sub eng

The Hunters" (Οι Κυνηγοί). Is a 1977 Greek dramatic art film directed by Theodoros Angelopoulos. It was entered into the 1977 Cannes Film Festival.
On New Year's Eve, a bourgeoisie group of hunters finds the frozen body of a long dead WWII partisan fighter. They spend the night debating what to do with it, which reveals their sins from the war and leads to their symbolic punishment.
Part 3 of the "Trilogy of History"

mercoledì 5 agosto 2020

Enrico Reggiani: Beethoven compositore tra musica e letteratura

"L'immagine di Beethoven che sopravvive nella memoria dei posteri è costituita da un miscuglio di impressioni prodotte dalle opere e di frammenti biografici, i quali constano in gran parte di leggende e di aneddoti. [..] Dal fatto ovvio che un'opera rappresenta un documento su un compositore, in quanto testimonia della sua facoltà immaginativa, si passa all'ipotesi problematica che gli elementi espressivi contenuti in essa siano riflessi della sua vita". Tuttavia, altrettanto ovvia è la constatazione che "non è sicuro che si possa parlare della totalità di un''opera' senza metterla in relazione con la totalità di una vita". Esiste una mediazione possibile tra l'approccio biografico e quello analitico? A prima vista, "la distinzione tra circostanze biografiche e validità estetica contesta il metodo genetico, ma non lo distrugge; esso
può essere salvato mettendo al posto del soggetto biografico un soggetto estetico che è presente nell'opera stessa". Queste lungimiranti riflessioni metodologiche di Carl Dahlhaus (1928-1989), tratte da Beethoven e il suo tempo (1990), sono una luminosa stella polare nell'anno delle celebrazioni del 250° anniversario della nascita del Genio di Bonn e una potente risorsa verso una sempre più matura
conoscenza e un sempre più consapevole apprezzamento della sua Arte.
In continuità con precedenti serie di incontri proposte presso la Casa della Cultura nel 2016 (La musica (classica) è cultura. Sei pilastri del canone cultural-musicologico europeo tra 18° e 20° secolo), nel 2017 (1917: i linguaggi della musica. Sei protagonisti della scena cultural-musicologica di un secolo fa) e nel 2018 (Tre secoli di pianoforte: linguaggi, culture, economie), ognuno dei quattro appuntamenti del ciclo #BTHVN2020. Ludwig van Beethoven nel 250° della nascita si concentrerà su un aspetto emblematico e paradigmatico dell'esperienza beethoveniana. Ciascun aspetto verrà esemplificato mediante l'"ascolto cultural-musicologico" di una composizione che verrà esaminata
per evidenziarne quanto Lawrence Kramer, uno dei massimi esponenti della Cultural Musicology, ha definito "musical subjectivity in history". Obiettivo ultimo del ciclo è far sperimentare ai partecipanti una fruizione musicale culturalmente consapevole e un approccio interdisciplinare ai brani musicali proposti che consenta di individuarne ed interpretarne le principali componenti cultural-musicologiche.
Il ciclo #BTHVN2020. Ludwig van Beethoven nel 250° della nascita è rivolto a studenti universitari, ad allievi delle varie istituzioni musicali, a docenti di discipline musicali negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, a musicisti e musicologi di ogni età e a tutti gli appassionati musicofili con le più diverse competenze professionali e/o amatoriali.

sabato 1 agosto 2020

Proverbi: citazione sulla saggezza

"La via del saggio è come la luce dell'alba che va crescendo fino a giorno perfetto"

 Proverbi 4, 18

Theo Angelopoulos : The Beekeeper (Ο Μελισσοκόμος) Il Volo - sub eng . (Venice International Film Festival 1986)

The
film is the second installment in Angelopoulos's "trilogy of silence", preceded by Voyage to Cythera and followed by Landscape in the Mist.
The Beekeeper was nominated for the Golden Lion in the 43rd Venice International Film Festival. The film was the first of Angelopoulos's to use an already well-known actor, in this case, Marcello Mastroianni, who by the time has won the Best Actor award at the 1970 Cannes Film Festival once and has been nominated for the Best Actor at the 50th Academy Awards once.
Part 2 of the ,,Trilogy of Silence"

Confucio: citazione sul corretto comportamento

"Dolce ma fermo, autorevole ma non autoritario, gentile ma naturale" 

Confucio Dialoghi VII, 37

a Roma si dice... : "Somari e innamorati canteno a maggio"(ANTICHI DETTI ROMANESCHI)

"Somari e innamorati canteno a maggio" 

mese degli amori anche per gli asini
"maggio mette 5 gambe agli asini"