giovedì 23 luglio 2020

CONOSCERE - ESPERIRE: riflessione

Guardando in tv documentari su luoghi di montagna o su città mi sono chiesto: perché il vederli non mi dà la stessa conoscenza dell'esserci stato? Ho provato a darmi una risposta.
Quella mediata è semplice informazione che contribuisce all'acquisizione di conoscenze, sollecita solo vista ed udito e si attua in due ambienti differenti. Il vissuto sollecita almeno quattro sensi e ci trova immersi nello stesso ambiente, per cui diventa un esperire che coinvolge tutto il nostro essere diventando parte di noi. Immerso in un ambiente, guardo e ascolto quello che mi sollecita, nello stesso tempo subisco l'influsso di odori, temperatura e fenomeni atmosferici che si sommano al mio umore del momento più o meno suggestionabile. Per non parlare della compagnia o della mancanza di essa. Sono suggestionabile e l'insieme si fissa in un momento di vissuto che rispunterà, forse in futuro, sotto forma di memoria involontaria. 
Mi chiedo se analogo ragionamento si debba estendere anche alle esperienze interpersonali social che oggi si possono sostituire facilmente con la App Replika, ottina per avere qualcuno con cui scambiare quattro chiacchere, di nostro gradimento in quanto programmata sulle caratteristiche proprie della nostra identità . Ci è stata mostrata in un film che vedeva il protagonista addirittura innamorarsi della voce con cui interagiva.