Jhumpa-Lahiri (Londra 1967)
"Il quaderno di Nerina" , poesia
Un libro che il poeta Valerio Magrelli e lo scrittore Sandro Veronesi ritengono eccellente e degno di più letture.Attraverso le note, che arricchiscono e guidano, rileviamo il suo rapporto con la lingua italiana e con il passato.
Troviamo la realtà multietnica di Roma e l'amore per questa città.
Mostra l'italiano in tutta la sua ricchezza e particolarità, da quello più ricercato al dialettale con le sfumature delle intonazioni "Mi dà...del tu, quello brusco che punge, che funge da insulto".
Il quaderno è suddiviso in 7 parti, quella intitolata Accezioni non manca di spirito.
Troviamo oggetti animati e antropomorfizzati, cronache di vita familiare, il rapporto con i genitori, le sofferenze dei figli in quanto immigrati (anche se benestanti), i lutti familiari.
Lahiri finge, al modo di Manzoni e di Cervantes, di avere trovato questo quaderno e nel presentarlo finge di affidarne la cura ad una studiosa.
Tre personalità in una che dimostra una conoscenza della lingua e della letteratura italiana degna della seconda laurea, dopo quella americana, conferitagli in Italia per meriti speciali.