ovvero: il clero ber pasciuto ed il popolo affamato
(legge l'attore Maurizio Mosetti)
Tutti
l'ingresi de Piazza de Spaggna
Nun
hanno antro che ddì ssi cche ppiascereÈ de sentì a Ssan Pietro er miserere
Che ggnisun istrumento l'accompaggna.
Defatti, cazzo!, in ne la gran Bertaggna
E in nell'antre cappelle furistiere
Chi ssa ddì ccom'a Rroma in ste tre ssere
Miserere mei Deo sicunnum maggna?
Oggi sur maggna sce sò stati un'ora;
E ccantata accusì, ssangue dell'ua!,
Quer maggna è una parola che innamora.
Prima l'ha ddetta un musico, poi dua,
Poi tre, ppoi quattro; e ttutt'er coro allora
J'ha ddato ggiù: mmisericordiam tua.
31
marzo 1836
Giuseppe
Gioachino Belli, Sonetti
Roma,
Piazza di Spagna e San Pietro con la Settimana Santa immortalati in
un sonetto del Belli recitato dall'attore Maurizio Mosetti che ci
restituisce tutto il sapore del romanesco del tempo. Tanto altro
potrai trovare sul mio sito www.danielebajani.altervista.org
dedicato a Roma e a G.G.Belli (raggiungibile
anche dalla barra di naviazione presente in questo blog):
ti può accompagnare nei luoghi più belli attraverso il racconto che
ne fa il Belli per bocca del popolo romano.