Roma
del Belli. Sonetto L'UPERTURA DER CONCRAVE
letto
dall'attore Maurizio Mosetti
Senti, senti
Castello come spara!
Senti
Montescitorio come sona!È sseggno ch'è ffinita sta caggnara,
E 'r Papa novo ggià sbenedizziona.
Bbe'? cche Ppapa averemo? È ccosa chiara:
O ppiù o mmeno, la solita canzona.
Chi vvòi che ssia? Quarc'antra faccia amara,
Compare mio, Dio sce la manni bbona.
Comincerà ccor fà aridà li peggni,
Cor rivotà le carcere de ladri,
Cor manovrà li soliti congeggni.
Eppoi, doppo tre o cquattro sittimane,
Sur fà de tutti l'antri Santi-Padri,
Diventerà, Ddio me perdoni, un cane.
2
febbraio 1831
Giuseppe
Gioachino Belli, Sonetti
Roma,
il Papam il Conclave in San Pietro e il governo immortalati in un
sonetto del Belli recitato dall'attore Maurizio Mosetti che ci
restituisce tutto il sapore del romanesco del tempo. Tanto altro
potrai trovare sul mio sito www.danielebajani.altervista.org
dedicato a Roma e a G.G.Belli (raggiungibile
anche dalla barra di naviazione presente in questo blog):
ti può accompagnare nei luoghi più belli attraverso il racconto che
ne fa il Belli.