letto dall'attore Maurizio Mosetti
Er
Papa aveva un dolore puttano
A
un dente maggellanico o ccanino;E ppe sservisse d'un dentista fino,
Chiamò dda la Ritonna er ciarlatano.
Subbito annò a Ppalazzo er Castellino
A vvede er dente guasto der zoprano;
E lo cacciò ccor un corpo de mano,
Mejjo che ffussi stato un zuccherino.
Nostro Siggnore, o er Papa, ch'è ll'istesso,
Perch'è er padrone de tutta la ggente,
Nun vorze un cazzo fà gguardasse appresso:
E disse: "Bravo! nun ciai fatto ggnente:
Ecchete scento ggnocchi; e ssin d'adesso
Te dichiaramo Cavajjer der dente."
Roma,
19 gennaio 1833
Giuseppe
Gioachino Belli, Sonetti
Roma,
il Papa, San Pietro e il Pantheon immortalati in un sonetto del
Belli recitato dall'attore Maurizio Mosetti che ci restituisce tutto
il sapore del romanesco del tempo. Tanto altro potrai trovare sul mio
sito www.danielebajani.altervista.org
dedicato a Roma e a G.G.Belli (raggiungibile
anche dalla barra di naviazione presente in questo blog):
ti può accompagnare nei luoghi più belli attraverso il racconto che
ne fa il Belli.