Roma
del Belli. Sonetto RIFRESSIONE IMMORALE SUR CULISEO
letto
dall'attore Maurizio Mosetti
St'arcate
rotte c'oggi li pittori
Viengheno
a diseggnà co li pennelli,Tra ll'arberetti, le crosce, li fiori,
Le farfalle e li canti de l'ucelli,
A tempo de l'antichi imperatori
Ereno un fiteatro, indove quelli
Curreveno a vedé li gradiatori
Sfracassasse le coste e li cervelli.
Cqua llòro se pijjaveno piacere
De sentì ll'urli de tanti cristiani
Carpestati e sbranati da le fiere.
Allora tante stragge e tanto lutto,
E adesso tanta pace! Oh avventi umani!
Cos'è sto monno! Come cammia tutto!
4
settembre 1835
Giuseppe Gioachino Belli, Sonetti
Roma,
il Colosseo immortalati in un sonetto del Belli recitato dall'attore
Maurizio Mosetti che ci restituisce tutto il sapore del romanesco del
tempo. Tanto altro potrai trovare sul mio sito
www.danielebajani.altervista.org
dedicato a Roma e a G.G.Belli (raggiungibile
anche dalla barra di naviazione presente in questo blog):
ti può accompagnare nei luoghi più belli attraverso il racconto che
ne fa il Belli.