mercoledì 20 agosto 2014
martedì 19 agosto 2014
lunedì 18 agosto 2014
domenica 17 agosto 2014
venerdì 15 agosto 2014
giovedì 14 agosto 2014
mercoledì 13 agosto 2014
lunedì 11 agosto 2014
sabato 9 agosto 2014
Юрий Норштейн. Сказка сказок. Yuri Norstein. Tale of Tales video
colonna sonora musicale priva di dialoghi che potrebbero creare problemi
testo esplicativo utile all'indirizzo
venerdì 8 agosto 2014
giovedì 7 agosto 2014
VIVI versi
VIVI
Vivi
nell'attesa
dell'inattesavivificante sorpresa.
(Considerare che
la parola “vivi” prevede 3 possibili letture: aggettivo plurale,
indicativo presente, imperativo. Le 3 letture danno luogo a 3
immagini diverse e, sommandosi, determinano ulteriore significato per
queste poche parole che sono una sorta di Haiku giapponese.)
Jean-François Millet Au delà de l'Angélus de Eric Delacour 3/3
Ammirato da Van Gogh perché prende come soggetti i contadini ed i lavoratori di bassa condizione sociale, i miserabili del tempo.
mercoledì 6 agosto 2014
martedì 5 agosto 2014
Fedor Dostoevskij: "...il campo di battaglia è il cuore dell'uomo"
lettura dell'attore Massimo Popolizio
dialogo con Tat'jana Kasatkina Franco Loi
lunedì 4 agosto 2014
TENDINE osservazioni
TENDINE
Ogni
finestra ha ma anche non ha la sua tendina. Tendine sollevate,
tendine abbassate, tendine colorate, tendine bianche. Trasparenze
maggiori o minori, ricami d'altri tempi o liscio pieghettato.
Disposizioni simmetriche o lasciate alla curiosità del momento.
Ingiallite dagli anni o nuove nuove dalla scatola. Abbracciate da
nastri infiocchettati o tirate di lato distrattamente. A riparare dal
sole o per tenere lontani sguardi indiscreti. Vecchie bacchette di
sostegno o ultimo ritrovato tecnologico di scorrimento. Simmetria o
asimmetria dello scostamento. La tendina è la persona che l'ha
toccata per ultima ma anche quella che l'ha acquistata esercitando
una scelta legata a quel preciso momento della sua vita. Tendine
impeccabili e tendine trasandate e non proprio pulite. Tendine
moderne in palazzi antichi e tendine rétro in architetture moderne
ultimo grido. Tendine che nascondono occhi curiosi e tendine che
riparano piante indifferenti. Tendine riadattate con amore e tendine
confezionate con passione. Tendine ricevute come lascito e tendine
ritrovate in un armadio.
Quante
tendine... quante vite.
(老旦)
domenica 3 agosto 2014
Il piacere del testo. Andrea Bajani legge La macchina del perdono - video Rai Letteratura
Il piacere del testo. Andrea Bajani legge La macchina del perdono - Rai Letteratura
VIDEO
Scrittori per un anno, il programma di Rai Educational, diretta da Silvia Calandrelli, propone su Rai Scuola sabato 2 novembre alle ore 23.00 la seconda puntata dedicata alla dodicesima edizione del Festival Letterature a Roma, Il piacere del testo – Andrea Bajani legge La macchina del perdono.
Forgiveness Machine, Macchina del perdono è un’opera di quasi due metri esposta nel 2009 a Pasadena dall’artista americana Karen Green, vedova dello scrittore David Forster Wallace. Da questa macchina “che fagocitava persone in forma di parole e che restituiva il perdono con una nevicata di carta e di parole tritate” Andrea Bajani ci conduce attraverso una riflessione sul perdono e sulla colpa, sulla capacità dell’uomo di guardare in faccia il nemico sia che si materializzi negli altri sia in se stessi. E al tempo stesso riflette sulla letteratura: “un tritato di parole che generava una pacificante – per quanto illusoria - nuova vita”.
VIDEO
Scrittori per un anno, il programma di Rai Educational, diretta da Silvia Calandrelli, propone su Rai Scuola sabato 2 novembre alle ore 23.00 la seconda puntata dedicata alla dodicesima edizione del Festival Letterature a Roma, Il piacere del testo – Andrea Bajani legge La macchina del perdono.
Forgiveness Machine, Macchina del perdono è un’opera di quasi due metri esposta nel 2009 a Pasadena dall’artista americana Karen Green, vedova dello scrittore David Forster Wallace. Da questa macchina “che fagocitava persone in forma di parole e che restituiva il perdono con una nevicata di carta e di parole tritate” Andrea Bajani ci conduce attraverso una riflessione sul perdono e sulla colpa, sulla capacità dell’uomo di guardare in faccia il nemico sia che si materializzi negli altri sia in se stessi. E al tempo stesso riflette sulla letteratura: “un tritato di parole che generava una pacificante – per quanto illusoria - nuova vita”.
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