lunedì 22 aprile 2013

M5S Movimento cinque stelle sotto attacco

M5S Movimento cinque stelle sotto attacco

Ringrazio anticipatamente chi avrà la voglia di portare a termine la lettura di questa mia esternazione.
Premetto che alla passate elezioni ho scelto di non votare sia come “non voto di protesta” sia perché nessuno sembrava potermi rappresentare, per motivi che sarebbe lungo spiegare.
Sto seguendo le vicende politiche su vari canali tv (Rai 3, La7, RaiTg24news) e sono rimasto basito dalla campagna che si sta
scatenando per mettere in cattiva luce il M5S.
Domenica 21 il Tg24news ha mandato in diretta il comizio/conferenza stampa di Grillo ma ha bloccato la diretta nel momento in cui rispondeva alle domande,
La7 ha cominciato un'altra diretta da P.za S.Apostoli dicendo che Grillo sarebbe arrivato ben oltre le ore 15 previste perché si era dovuto trattenere a lungo alla conferenza per rispondere ai giornalisti.
Nei tg successivi di La7 si affermava che Grillo non si era concesso molto alle domande dei giornalisti, questo era palesemente falso visto quanto detto in diretta alle ore 15.
Si continua a puntare tutto sull'infelice frase circa il “Colpo di stato” e l'adunata a Roma, sulla “violenza” dei cori contro Franceschini (“buffone”, ironici riadattamenti della popolare “Società dei magnaccioni” o auguri di cattiva digestione per uno che, in quel momento, mangiava al ristorante ma che di solito si alimenta per mezzo di un profumato stipendio pagato da quelli che per le sue scelte fanno una vita grama), attribuiti ai M5S ma che rappresentavano persone scontente, di ogni provenienza politica (non a caso si è sentito “traditore”, che poteva provenire da chi apparteneva al suo stesso Partito).
Grillo, in diretta, si è arrampicato sul tettuccio di una macchina e, stando ginocchioni, ha salutato le persone venute a vederlo ma anche di questo si è tentato di dare una versione negativa: una giornalista ha dato notizia che aveva salutato dal “predellino” (evidente tentativo di connotare negativamente la cosa, per associazione con il “predellino” berlusconiano).
Naturalmente non sfugge che Grillo e la sua organizzazione hanno lasciato che il muro di giornalisti e fotografi si materializzasse al suo arrivo , come era facilmente prevedibile, impedendogli il passaggio e creando il presupposto per un'invasione delle strade: trucchetti da leader che si vuol fare desiderare ed amare come quelli di altri che fanno domande retoriche al fine di dare alla folla giubilante l'impressione del coinvolgimento nelle decisioni già prese.
Tanto sottolineare il grilliano “Colpo di stato” ma solo un fugace accenno alla dichiarazione di Berlusconi circa la Magistratura (uno dei Poteri istituzionali) come “società segreta” con finalità di persecuzione giudiziaria al fine di eliminare politici con posizioni ideologiche non di sinistra.
La domenica stessa, su In onda di La7 (Porro, Telese, Ferrara, Lerner, Parietti), era tutto un dileggiare i rappresentanti del M5S o una manipolazione dell'informazione (facilmente attuabile tramite montaggi, orientamento del dibattito, uso di espressioni ed inquadrature particolari...): fa sospettare che il cambiamento di proprietà (vicina a Berlusconi) abbia già fatto effetto su giornalisti poco inclini alla schiena eretta.
Non diversamente si comportano i rappresentanti della carta stampata delle diverse testate, naturalmente dichiarando la massima imparzialità e distacco dalla Proprietà proprio di ogni giornalista che si rispetti.
Forse tutto questo agitarsi denota paura e perdita di sicurezza.
Dal momento che è stato eletto Napolitano c'è stato un unificarsi dell'informazione al fine di delegittimare il M5S per mettere in cattiva luce chi dissente dagli accordi tra PD-PDL-Monti che hanno consentito a Berlusconi di trionfare e che, forse, gli consentiranno di dominare il Paese dalle prossime elezioni: col nuovo governo, da lui indirettamente controllato, potrà riformare la Costituzione a suo piacimento e con il controllo dei Media si consentirà il consenso plebiscitario datogli da una massa di colonizzati mentali che non sono più in grado di pensare in termini di solidarietà o di attenzione nei confronti dei più disagiati e dei meno tutelati.
In passato si è arrivati anche a 18 votazioni prima di arrivare alla nomina del Presidente, oggi ci si è affrettati a dichiarare, dopo sole 5 votazioni, che sarebbe stata impossibile l'elezione: rendendo così impossibile ogni ulteriore lavoro di contrattazione tra gruppi parlamentari.
Una forma nuova di “ribaltone” dei risultati elettorali, ottenuti grazie all'impegno di forze politiche che escludevano qualsiasi governo che si accordasse con le forze liberiste responsabili della disperazione di tante persone, oggi impossibilitate ad una vita dignitosa e ad un futuro possibile.
Siamo tornati indietro di circa 60 giorni, stessi attori ma PD distrutto e PDL lasciato padrone del gioco: oltre alle collusioni della vecchia politica, non si devono dimenticare i rapporti tra la “nuova” politica del giovane Renzi e Berlusconi, che hanno consentito, prima, la demolizione del PD e poi un eventuale fututo rafforzamento di quella politica liberista che sta arricchendo i già benestanti e distruggendo il ceto medio e quelli meno abbienti in tutto il mondo.
Non mi piace Grillo per motivi sia politici che di comportamento ma comincio a guardare con più fiducia e speranza a quei ragazzi del M5S che, anche se devono imparare a rispettare coloro con cui si confrontano al fine di raggiungere degli accordi, difficilmente potranno fare peggio di quanto fatto da tutti i cosiddetti competenti della politica. Un ultimo tentativo di soppiantare questa “dittatura morbida” che irride la gente comune.
Sembra una missione impossibile ma non si sa mai.

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