martedì 27 marzo 2012

M.V.Llosa: ricchezza e sfruttamento


Lo sfruttamento e il sopruso, dice Llosa, sono alla base della ricchezza dei paesi industrializzati.

Provenivano tutti dal villaggio di Bonginda, nella parte alta del fiume Congo, dove, non avendo completato le quote del caucciù la Force Publique aveva portato a termine un'operazione punitiva dura quanto quella di Walla. […] in questo modo avrebbe avuto una visione precisa del modo in cui la Compagnia di Julio C.Arana violava le leggi e l'etica nei suoi rapporti con i nativi. […] Roger domandò a Tizòn se credeva che tutte le bilance della Pervian Amazon Company nel Putumayo fossero state manomesse come quelle di Occidente per far credere agli indios di aver raccolto meno caucciù. Tizòn, che aveva perduto ogni capacità di dissimulazione, si limitò a stringersi nelle spalle: “Non lo so, signori. La sola cosa che so è che qui tutto è possibile”. […] Juan Tizòn li informò che Normand riceveva da circa cinque anni il venti per cento del Caucciù raccolto a Matanzas e un “premio” di duecento sterline annuali se il rendimento superava quello dell'anno precedente. […] la rovina della Peruvian Amazon Company, e , pertato, la sua. Una notte, bevendo whisky tiepido, Tizòn confidò a Roger che tutto il suo patrimonio, con l'eccezione di una casa a Lima, era investito in azioni della Compagnia. […] Herbert concordò completamente con lui: avevano toccato con mano che la vera ragione per la quale gli europei si trovavano in Africa non aera aiutare l'africano a uscire dal paganesimo e dalla barbarie, bensì sfruttarlo con una cupidigia senza limiti per l'abuso e per la crudeltà.



da Il sogno del celta
di Mario Vargas Llosa
Einaudi 2011



Si può gridare contro l'immigrato che, abbandonando con dolore la terra a cui sono legati tutti i suoi ricordi ed affetti, cerca un'esistenza dignitosa altrimenti impossibile per quanto hanno fatto in passato gli europei in cerca di facili guadagni?





È cessato lo sfruttamento o si sta cercando di universalizzarlo in forma moderna profittando della crisi creata dallo stesso sistema capitalistico?

La crisi, che massacra i più deboli e lascia indenni i più ricchi, è forse funzionale all'imposizione di nuovi rapporti decisamente sfavorevoli per i lavoratori che divengono maggiormente ricattabili?



Il premio annuale e la percentuale di produzione garantita a Normand nel libro somiglia a certe forme di compenso garantite a managers e amministratori delegati attuali?

Lo stesso si può dire del cointeressamento economico del manager che lo spinge a perpetrare ogni forma di abuso che si riesce a garantire ai fini della maggiore produttività e redditività dell'azienda?

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