Una
volta sul Tevere il 1 gennaio si disputava il derby Roma-Lazio
di canottaggio ma gli "8"(armi con 8 vogatori + timoniere),
a volte, erano allestiti da altri circoli sportivi che così "ci
mettevano una pezza" al forfait dato dalle più blasonate
Società.
Se
non ricordo male, nel 1972 su entrambi gli armi si videro ai remi gli
atleti del Circolo Canottieri
Tirrenia Todaro, allenati dai validi Giulio Messina e Luciano Marcon, a mantenere viva la tradizione.
Tirrenia Todaro, allenati dai validi Giulio Messina e Luciano Marcon, a mantenere viva la tradizione.
Qualcuno
potrebbe pensare che sia masochismo, dopo Cenone e baldorie di fine
anno, alzarsi presto e nel gelo, sul Tevere di gennaio, calarsi in
una sfida che dovrebbe vedere interpreti i circoli Roma e
Lazio ma anche questo è senso
di responsabilità
nei confronti, in questo caso,della mia città con le sue
tradizioni,del mondo del canottaggio romano e del proprio circolo
sportivo.
Il
canottaggio, come ogni sport,
forma il carattere, insegna che non si hanno risultati validi senza
sacrifici e lavoro costante,
che ognuno ha doni e limiti naturali, che si possono spostare ma non
eliminare, a condizionarlo: per cui non deve vantarsi dei propri
momentanei successi né deprimersi per gli insuccessi.
Non
so se questa tradizione sia stata mantenuta essendomi ormai
trasferito a Cuneo da oltre 30 anni.
Gioco:
provate a indovinare la mia posizione nell'equipaggio della
foto,avendo a disposizione solo la mia foto attuale, e scrivetela nel
commento.
Mamma
mia come sono cambiato!
Il
tempo passa e sta cambiando anche la vostra di fisionomia! :o)