S.Beckett,
attraverso la sua lettura di Proust, ci parla di noi e del nostro
rapporto con il mondo esteriore.
Noi
siamo soli. Non possiamo conoscere e non possiamo essere conosciuti.
“L'uomo è una creatura che non può uscire da se stessa, che
conosce gli altri solamente in se stesso e che , se afferma il
contrario, mente”.
in
Proust
di
S.Beckett
Il
personale modo di guardare è determinato dall'essere la risultante
di un passato di scelte, frutto del caso ma allo stesso tempo
obbligate, di cui ci siamo alimentati. Anche non sceglere è una
scelta.