Resta
il fatto che anche per lui la storia e la razza avevano priorità e tempi oggettivi con cui era necessario fare i conti. Non si sarebbe
mai chiuso in sé stesso, isolato, perso in elucubrazioni
misticheggianti ("bisogna continuare ad ascoltare gli altri, non
diventare mai così assorbiti in sé stessi da non ascoltare") e
uno dei brani più belli di tutta la sua carriera è proprio un
commento al fatto di cronaca più clamoroso e terribile di quella
fase piena di cose terribili. Settembre 1963: il massacro razzista
nella cittadina statunitense di Birmingham, con quattro ragazze nere
uccise da una bomba razzista in una domenica di sole, suggerisce a
Trane l'adagio spettrale di Alabama (modellato,
ricorderà McCoy Tyber, sulla struttura ritmica di un discorso di
Martin Luther King).
Da
Al posto della libertà
Breve
storia di John Coltrane
di
Vittorio Giacopini
edizioni
e/o 2005
J.Coltrane
con Alabama ricorda la strage di Birmingham del 1963 in cui,
assistendo alla messa domenicale, persero la vita quattro giovani per
il solo fatto di essere di colore.