Il filosofo S.Natoli, intervistato su come si può essere felici in tempo di crisi, ci espone la sua opinione in merito a cosa sia la felicità: possedere o riuscire in qualcosa di difficile?
Sorge
spontanea qualche domanda
Non
ti sembra che il filosofo Natoli semplifichi un po' troppo?
La
sua tesi è funzionale a fare digerire alla povera gente le scelte,
prive di equità sociale, prese da chi ha le leve del potere ed è
direttamente o indirettamente cointeressato nei bilanci di banche e
imprese?
La
felicità, anche se provata raramente, non ti sembra che abbia
assunto svariate forme?
Sarebbe
bello che chi legge questo post scrivesse un esempio di una sua
personale felicità!
Ne
saremmo tutti arricchiti perché vedremmo la vita con tanti occhi
diversi.