sabato 30 novembre 2013
venerdì 29 novembre 2013
“La grazia, la forza, la fede”: fotografia
"La grazia, la forza, la fede" (foto: Daniele Bajani) |
La
grazia nell'opulenza delle forme femminili delle nereidi, la forza
nella prestanza muscolare maschile di Nettuno, la fede nello slancio
spirituale del campanile di Santa Maria dell'Anima sullo sfondo. Fontana del Nettuno in Piazza
Navona a Roma. (fotografia: Daniele Bajani)
giovedì 28 novembre 2013
mercoledì 27 novembre 2013
versi: anche morendo
anche morendo ordisco remoti eventi
miscelando oniricamente riti estintiora resto empito
ricordo effusivo
estasi
martedì 26 novembre 2013
versi: Alogenuri d'argento
Alogenuri
d'argento
riprende corpo
si fa strada
mentre
affiora
dalla nebbia
quello
sguardoriprende corpo
profumo
rivissuto
chesi fa strada
ti
abbranca e ti trascina via
ti
serra la golamentre
l’occhio
annaspa
perso
“Cuneo metafisica”: fotografia
lunedì 25 novembre 2013
Szymborska: Gente
GENTE
Gente
in fuga davanti ad altra gente.
In
un qualche paese sotto il sole
e
alcune nuvole.
Si
lasciano alle spalle un qualche loro tutto,
campi
seminati, delle galline, cani,
specchietti
in cui il fuoco ora si sta guardando.
Hanno
sulle spalle brocche e fagotti,
quanto
più vuoti, tanto più di giorno in giorno pesanti.
C'è
chi in silenzio si sta fermando,
e
chi nel chiasso a un altro il pane sta rubando
e
chi un bambino morto sta scuotendo.
Davanti
a loro una qualche via che non è mai quella,
un
ponte che non è quello che occorre
sopra
un fiume stranamente rosa.
Intorno
spari, più vicino, più lontano,
in
alto un aereo che fa qualche giro.
Ci
vorrebbe dell'invisibilità,
della
grigia pietrosità,
e,
ancor meglio, dell'inesistenzialità
per
un tempo breve oppure lungo.
Qualcosa
ancora - ma dove e cosa - accadrà.
Qualcuno
gli andrà incontro, ma quando, chi sarà,
in
quante forme e con quali intenzioni.
Se
potrà scegliere,
forse
non vorrà essere nemico
e
li lascerà in una qualche vita.
(da
La gioia di scrivere, W. Szymborska, Adelphi)
“Cuneo 1 e 2, quadro in quadro”: fotografia
"Cuneo 1 e 2, quadro in quadro" (foto: Daniele Bajani) |
La Cuneo contenuta nella tela e quella che si può identificare in quel pittore, cittadina tra '800 e '900 legata all'orgoglio del suo Campanile che conserva modi e figure d'altri tempi in un presente che le s'insinua sommessamente tra le vie. (foto: Daniele Bajani)
domenica 24 novembre 2013
sabato 23 novembre 2013
giovedì 21 novembre 2013
“Storia di una borsa”: fotografia
"Storia di una borsa" (foto: Daniele Bajani) |
La
fotografia come “otium”, un concedersi il tempo di girare
osservando quanto è intorno senza uno scopo preciso. Capita di
essere attratti da forme e colori o da personaggi, cose e storie
possibili che li vedono protagonisti. Così accade che si empatizzi
con il pittore di strada o ci attragga un pattern particolare come le
borse a dialogo. Luce, colore e linee fanno il resto.
mercoledì 20 novembre 2013
“Fontane romane”: fotografia
"Fontane romane" (foto: Daniele Bajani) |
Fontane
di indubbio valore artistico, grandiosità e bellezza per una Piazza
Navona che è tra le magnificenze che rendono Roma famosa nel mondo,
attirando frotte di turisti che ne restano incantati.
Respighi
non le ha incluse nella sua composizione del 1916 solo,
probabilmente, perché ogni movimento era dedicato ad una sola
fontana collocata in un punto preciso di Roma e perché questa piazza
è legata alla festa della Befana per cui ha scritto altra musica.
(foto:
Daniele Bajani)martedì 19 novembre 2013
Google glass, per essere meglio eterodiretti?
Finalmente
non dovremo più decidere cosa ci colpisce di quanto abbiamo davanti
agli occhi! C'è chi decide per noi!
Non
avremo più il tempo di immaginare il viso contento di chi potrebbe
ricevere un regalo perché prima si visualizzerà prezzo e
caratteristiche di quanto esposto in vetrina, magari con i giudizi
dei precedenti compratori. L'aura (non l'aria) di un'opera d'arte non prenderà corpo perché preceduta dalla comparsa dei dati storici.
Non potremo esimerci dal rispondere alla e-mail di lavoro che ci si visualizza nel bel mezzo di un momento privato (tutti quelli che hanno avuto un telefono aziendale sanno che non ci sono momenti privati se si ha un mezzo che consenta i contatti di lavoro).
Senza andare troppo indietro nel tempo: la TV ha stabilito cosa fare in determinate ore, i social network come relazionarsi con gli altri, lo smartphone in che modo vivere un evento e ora questi occhiali ci suggeriscono cosa considerare in ciò che ci sta davanti e, di conseguenza, quali pensieri avere.
Si inizia con il volere apparire al passo con i tempi e poi ci si impigrisce nell'uso passivo dello strumento, come per gli ascensori usati per abitudine.
“En plein air”: tra fotografia e pittura
lunedì 18 novembre 2013
“Guarda papà!”: fotografia
domenica 17 novembre 2013
“ Potere e Storia”: fotografia, Pantheon Roma
sabato 16 novembre 2013
“Sineddoche per autoritratto del fotografo”: fotografia
venerdì 15 novembre 2013
“Le Arti in piazza”: fotografia Piazza Navona
Alison Bechdel - Madri a fumetti : minima&moralia
Madri a fumetti : minima&moralia
Mi ha avvicinato a quella parte della psicanalisi (A. Miller, D. Winnicott) che considera i rapporti di interazione tra bambino e mamma parlandomi, allo stesso tempo, del romanzo “Gita al faro” e del diario della scrittrice V. Woolf nonché del mondo affettivo delle lesbiche (di cui l'autrice è un'agguerrita rappresentante e A.Rich un'esponente di spicco).
Un colpo fortunato in biblioteca che mi ha permesso di accostarmi ad idee e punti di vista nuovi attraverso testi e grafica di qualità.
“Sei tu mia madre?” di Alison Bechdel
Una bella graphic novel (romanzo in forma grafica di alta qualità) che racconta del rapporto problematico vissuto dall'autrice con la madre. Mi ha avvicinato a quella parte della psicanalisi (A. Miller, D. Winnicott) che considera i rapporti di interazione tra bambino e mamma parlandomi, allo stesso tempo, del romanzo “Gita al faro” e del diario della scrittrice V. Woolf nonché del mondo affettivo delle lesbiche (di cui l'autrice è un'agguerrita rappresentante e A.Rich un'esponente di spicco).
Un colpo fortunato in biblioteca che mi ha permesso di accostarmi ad idee e punti di vista nuovi attraverso testi e grafica di qualità.
giovedì 14 novembre 2013
“Balcone tra Tempo, Arte, Storia”: fotografia
mercoledì 13 novembre 2013
“Vecchia Cuneo, atmosfera”: fotografia
martedì 12 novembre 2013
lunedì 11 novembre 2013
“Vita che pulsa”: fotografia
"Vita che pulsa" (foto:Daniele Bajani) |
Linee, colori, atmosfera. La vita che anima ogni edificio di ritmi e rumori propri, il vissuto di ogni abitazione che viene in superficie come i turbamenti di ciascuno si riflettono negli occhi di chi ci guarda. (scattata a Cuneo nel 2012)
domenica 10 novembre 2013
Gli spettacoli di Cristicchi
Cristicchi,
come chiunque altro accenda un riflettore su tematiche rimaste
nell'ombra, è di sicuro utile per aiutare a capire questioni
complesse.
È positivo fare discutere sulla situazione di disagio vissuta da minoranze come quella cui appartiene Boris Pahor o, come fa Audifreddi, sul rapporto tra negazionismo e documentazione storica o sull'eventuale legislazione in merito.
Qualunque sia la posizione assunta da Cristicchi, l'utilità sta nel fatto che stimola a informarsi per capire qualcosa che non si conosceva.
“Qui è proibito parlare” di Pahor mi fatto conoscere il dramma vissuto da una minoranza, quella di lingua slava nella zona di Trieste, di cui ero completamente all'oscuro.
“Necropoli”, pure trattando del noto dramma dei campi di sterminio già trattato da Levi e tanti altri, mi ha posto di fronte alla tragedia psicologica vissuta dall'internato slavo che, quasi assiderato, può provare il piacere fisico di una doccia calda, fonte di sopravvivenza, ma che, allo stesso tempo, prova strazio dell'anima e senso di colpa nel sapere che l'acqua è scaldata con fiamme alimentate dai corpi dei suoi compagni di sventura.
È positivo fare discutere sulla situazione di disagio vissuta da minoranze come quella cui appartiene Boris Pahor o, come fa Audifreddi, sul rapporto tra negazionismo e documentazione storica o sull'eventuale legislazione in merito.
Qualunque sia la posizione assunta da Cristicchi, l'utilità sta nel fatto che stimola a informarsi per capire qualcosa che non si conosceva.
“Qui è proibito parlare” di Pahor mi fatto conoscere il dramma vissuto da una minoranza, quella di lingua slava nella zona di Trieste, di cui ero completamente all'oscuro.
“Necropoli”, pure trattando del noto dramma dei campi di sterminio già trattato da Levi e tanti altri, mi ha posto di fronte alla tragedia psicologica vissuta dall'internato slavo che, quasi assiderato, può provare il piacere fisico di una doccia calda, fonte di sopravvivenza, ma che, allo stesso tempo, prova strazio dell'anima e senso di colpa nel sapere che l'acqua è scaldata con fiamme alimentate dai corpi dei suoi compagni di sventura.
sabato 9 novembre 2013
Circa la rilettura del Decamerone
Circa
la rilettura del Decamerone
Che il vissuto ed i libri letti cambiano il nostro modo di leggere lo ho constatato in questi giorni rileggendo (ascoltando durante le passeggiate) il Decamerone.
Dopo avere letto testi circa la presenza di aspetti sociologici che si possono cogliere nelle narrazioni, mi sono accorto di quanto le persone si spostassero nell'Italia del XIV sec. e nel resto del Mediterraneo. Le navi erano cariche di merci, mercanti e marinai che, per tradizione, hanno sempre avuto una donna in ogni porto.
Viaggi ed accoppiamenti erano quella normalità che ci deve fare pensare quanto sia assurdo considerare gli abitanti delle varie zone del Paese come appartenenti a ceppi diversi, anche senza scomodare le invasioni straniere.
Al divertimento, determinato dal tipo di vicende raccontate, si può aggiungere la saggezza che viene dispensata circa quanto può capitare nella vita di tutti i giorni, circa il carattere uomini e donne e circa le astuzie utili anche oggi.
Di passaggio abbiamo un quadro del Mediterraneo come entità unificante di popoli diversi ma uniti dall'influenza di questo ambiente oggetto di numerosi studi sociologici (vedi es. Braudel).
"Ieri": fotografia
venerdì 8 novembre 2013
Umberto Curi, "Come diventare maggiorenni: un modo per rendere chiare le...
La
mia Università della terza età.
Argomento
di questa conferenza: essere maggiorenne non dipende dall'età ma
dall'impegno etico a conoscere e dal non lasciare agli altri
l'impegno di pensare al posto nostro.
Ricordo
che la formazione culturale richiede sempre un minimo d'impegno, solo
gli animali non si affaticano per coltivare la capacità di pensare.
Uscire
faticosamente dalla caverna platonica per vedere la luce/verità e
tornare indietro per aiutare gli altri a diventare liberi pensatori.
giovedì 7 novembre 2013
mercoledì 6 novembre 2013
martedì 5 novembre 2013
lunedì 4 novembre 2013
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