sabato 4 maggio 2013

A Teta. II - Sonetto di G.G.Belli

A Teta. II - Sonetto di G.G.Belli letto dall'attore Maurizio Mosetti

                     


Pe tterra, in piede, addoss'ar muro, a lletto,
Come c'ho ttrovo d'addoprà l'ordeggno,
N'ho ffatte stragge: e ppe ttutto, sii detto
Senz'avvantamme, ciò llassato er zeggno.
Ma cquanno me sò vvisto in ne l'impeggno
Drento a cquer tu' fienile senza tetto,
M'è pparzo aritornà, peddìo-de-leggno,
Un ciuco cor pipino a ppiggnoletto!
Eppuro, in cuanto a uscello, ho pprotenzione
Che ggnisun frate me pò ffà ppaura:
Basta a gguardamme in faccia er peperone.
Ma cco tté, ppe mmettésse a la misura,
Bisoggnerebbe avé mmica un cannone,
Ma la gujja der Popolo addrittura!

                                        Morrovalle, 10 settembre 1831

                                                       Giuseppe Gioachino Belli, Sonetti

L'obelisco di Piazza del Popolo, una delle bellezze di Roma, immortalato in un sonetto del Belli recitato dall'attore Maurizio Mosetti che ci restituisce tutto il sapore del romanesco del tempo. Tanto altro potrai trovare sul mio sito
www.danielebajani.altervista.org dedicato a Roma e a G.G.Belli: ti può accompagnare nei luoghi più belli attraverso il racconto che ne fa il Belli.