mercoledì 8 maggio 2013

Roma del Belli. sonetto Er Papa (legge attore)

Roma del Belli. sonetto Er Papa
letto dall'attore Maurizio Mosetti

                       


    Iddio nun vò cch'er Papa pijji mojje
Pe nnun mette a sto monno antri papetti:
Sinnò a li Cardinali, poveretti,
Je resterebbe un cazzo da riccojje.
    Ma er Papa a ggenio suo pò llegà e ssciojje
Tutti li nodi lenti e cquelli stretti,
Ce pò scommunicà, ffà bbenedetti,
E ddacce a ttutti indove cojje cojje.
    E inortr'a cquesto che llui ssciojje e llega,
Porta du' chiave pe ddacce l'avviso
Che cqua llui opre e llui serra bbottega.
    Quer trerregno che ppoi pare un zuppriso
Vò ddì cche llui commanna e sse ne frega,
Ar monno, in purgatorio e in paradiso.
                                  26 novembre 1831

                                             Giuseppe Gioachino Belli, Sonetti

San Pietro e il Papa immortalati in un sonetto del Belli recitato dall'attore Maurizio Mosetti che ci restituisce tutto il sapore del romanesco del tempo. Tanto altro potrai trovare sul mio sito www.danielebajani.altervista.org dedicato a Roma e a G.G.Belli (raggiungibile anche dalla barra di naviazione presente in questo blog): ti può accompagnare nei luoghi più belli attraverso il racconto che ne fa il Belli.