lunedì 6 maggio 2013

Piazza Navona nel Sonetto del Belli. Er mercato de Piazza Navona

Er mercato de Piazza Navona - Sonetto di G.G.Belli
legge l'attore M.Mosetti
 

                     

Ch'er mercordì a mmercato, ggente mie,
Sce ssiino ferravecchi e scatolari,
Rigattieri, spazzini, bbicchierari,
Stracciaroli e ttant'antre marcanzie,
Nun c'è ggnente da dì. Ma ste scanzie
Da libbri, e sti libbracci, e sti libbrari,
Che cce vienghen'a ffà? ccosa sc'impari
Da tanti libbri e ttante libbrarie?
Tu ppijja un libbro a ppanza vòta, e ddoppo
Che ll'hai tienuto pe cquarc'ora in mano,
Dimme s'hai fame o ss'hai maggnato troppo.
Che ppredicava a la Missione er prete?
"Li libbri nun zò rrobba da cristiano:
Fijji, pe ccarità, nnu li leggete."

                                                  20 marzo 1834

                                                            Giuseppe Gioachino Belli, Sonetti
 
Piazza Navona con il suo mercato, diverso nei vari periodi dell'anno, immortalato in un sonetto del Belli recitato dall'attore Maurizio Mosetti che ci restituisce tutto il sapore del romanesco del tempo. Tanto altro potrai trovare sul mio sito www.danielebajani.altervista.org dedicato a Roma e a G.G.Belli (raggiungibile anche dalla barra di naviazione presente in questo blog): ti può accompagnare nei luoghi più belli attraverso il racconto che ne fa il Belli.