giovedì 30 maggio 2013

Roma del Belli. sonetto Perzona che lo pò sapé (legge attore)

Roma del Belli. Sonetto PERZONA CHE LO PÒ SSAPÉ
ovvero: La mancanza di libertà sotto il governo del Papa
(legge l'attore Maurizio Mosetti)




Nò, ccom'è vver'Iddio nun te canzono.
In ne l'usscì ddar Zegretar-de-Stato
Oggi a ddu' ingresi j'ha ddetto un prelato:
"S'accerti che le mmaschere sci suono."
Sia ringrazziat'Iddio, sia ringrazziato!
Tutte st'antre funzione io te le dono.
Io, pe mmé, nun c'è ar monno antro de bbono
Che ggirà ppe le strade ammascherato.
Perché er Papa nun fa cch'er carnovale
Sii da San Stèfino ar ventotto ggiuggno
E da San Pietro poi fin'a Nnatale?
Averìa da capì Ssu' Santità
C'a Rroma co la mmaschera sur gruggno
Ar meno se pò ddì la verità.

                                        17 gennaio 1838

                                               Giuseppe Gioachino Belli, Sonetti

Roma, il carnevale romano e la libertà di parola dietro le maschere e le statue parlanti, immortalati in un sonetto del Belli recitato dall'attore Maurizio Mosetti che ci restituisce tutto il sapore del romanesco del tempo. Tanto altro potrai trovare sul mio sito www.danielebajani.altervista.org dedicato a Roma e a G.G.Belli (raggiungibile anche dalla barra di naviazione presente in questo blog): ti può accompagnare nei luoghi più belli attraverso il racconto che ne fa il Belli per bocca del popolo romano.