"Zinne, pelo e fregna, so' la dote de Carpegna"
le ragazza senza dote aveva solo la sua bellezza da offrire
Detto scurrile che rispecchiava proprio il modo di esprimersi del popolo.
Probabile riferimento ad un qualche ramo della famiglia aristocratica dei Carpegna (casato storico originario del Montefeltro, trasferitosi a Roma nel XVI secolo. Conti e dal 1685 principi di Carpegna, le cui giuridizioni arrivarono a comprendere alcune decine di castelli tra Umbria, Toscana, Marche e Romagna) che era caduto in tale miseria da non poter garantire la dote per le figlie. Il popolo romano faceva, probabilmente, riferimento o al 1749 quando i Carpegna persero la sovranità sulla contea perché privi di discendenza maschile o a quando ci fu l'espropriazione napoleonica.
Di questa famiglia a Roma si può visitare, vicino la fontana di Trevi, il palzzo Carpegna, ristrutturato nel 1643-47 da F.Borromini, che ospita la Galleria dell'Accademia di San Luca ove si possono vedere opere famose di Bronzino, Hayez, Canova, Poussin, Piazzetta,Canaletto, Guercino, Van Dyck e tanti altri. Inoltre dei Carpegna esiste anche una villa che è divenuta parco pubblico romano.