TRILUSSA E IL FASCISMO
AUTARCHIA
Appena ch'er Droghiere mise in mostra
<<Il Vero Insetticida
Nazionale>>,
la Mosca disse: - Me farà più male,
ma per lo meno è produzione nostra.
(Trilussa, 1937)
Una apparentemente banale poesia che
però...
Interessante la rima "male/
Nazionale" e l'assonanza "mostra/Mosca/nostra".
Ci si potrebbe chiedere, perché
sceglie proprio la Mosca e non, per esempio, una zanzara?
Un essere dalla livrea nera, come la
camicia fascista, vede prospettarsi un prodotto che ha la sola
qualità di essere frutto dell'economia autarchica e lo decanta
anche se sa che risulterà fatale.
Il fatto che si parla di un prodotto
chimico mi ricorda che nel maggio del 1936 era stata conquistata
l'Etiopia con una guerra lampo di sette mesi, in cui si era fatto uso
di armi chimiche per sterminare i neri etiopi, mentre in Italia
risuonava la canzone fascista "Faccetta nera".
Autarchia come scelta economica che era
un suicidio accettato con filosofia?
Una produzione di pessima qualità
accettata in nome della Patria e dell'orgoglio nazionale?
Avete notato come Patria e Orgoglio
riempiono la bocca di certi politici nostrani attuali?
Guerra d'Etiopia che in sette mesi
permise di dichiarare enfaticamente "abbiamo un impero",
pur navigando in un periodo di grave crisi economica.. Guerra "lampo"
grazie alla sproporzione di armamenti in campo e all'uso di armi
chimiche. La Società delle Nazioni, per la
politica di aggressione dell'Italia nel
continente africano, aveva imposto delle sanzioni che obbligarono
alla produzione in proprio di quanto non era possibile procurarsi
all'estero.
Tolte le sanzioni, il proseguire con una economia di tipo
autarchico cominciò ad essere malvisto
perché comportava un aumento delle
tasse ed un'accentuazione dell'interventismo statale nell'economia
che poco era gradito agli imprenditori che prima si erano
avvantaggiati delle commesse belliche.
Ecco due esempi della propaganda a
sostegno di un'economia di tipo autarchico
link ai video
https://youtu.be/IlFw24xPtgk
La lavorazione autarchica per estrarre
la lana dal latte.
Giornale Luce B1205 del 24/11/1937
Descrizione sequenze:l'ingresso della
mostra del Tessile Nazionale ; visione panoramica di alcuni
padiglioni della mostra ; il padiglione della SNIA VISCOSA ; le varie
fasi della lavorazione con cui il latte si trasforma in lana ; la
separazione della panna dal latte magro ; operazioni di lavaggio,
esicazione, macinazione del latte magro per produrre la caseina
tessile ; i vari passaggi della lavorazione che trasforma la caseina
tessile in una fibra che viene lavata, essicata pronta per essere
lavorata come la lana ; operazioni di cardatura, pettinatura,
filatura della fibra prodotta ; la lavorazione della lana attraverso
i telai ; la produzione di stoffe
Giornale Luce B0834 del 19/02/1936
Descrizione sequenze:vedute del porto
di Civitavecchia ; le operazioni di scarico di quintali di baccalà ;
il baccalà viene collocato in frigoriferi ; la lavatura del pesce ;
una macchina pulisce il baccalà dal sale presente ; la pressatura
del pesce per togliere l'eccessiva presenza d'acqua ; il baccalà
viene collocato in telai e poi essiccato con aria calda ;
l'essiccazione del baccalà all'aria aperta ; la preparazione dei
filetti di baccalà che vengono commercializzate in confezioni