"Adesso
egli vedeva nella città ciò che prima non vedeva, quasi avesse
traslocato da un piano della vita a un altro. I suoi occhi scoprivano
[...] Per un malato cronico esistono in città solo le farmacie e gli
ospedali, gli ambulatori e le commissioni di periti di medicina del
lavoro. Per l'ubriacone, invece, la città è fatta di mezzi litri di
vodka da comperare in tre. Mentre per l'innamorato consiste in
lancette di orologi cittadini che segnano l'ora degli appuntamenti,
di panchine nei viali, di monete da due copeche per il telefono
pubblico."
da
Tutto
scorre...
di
Vasilij Grossman (1970)
Davanti
ad una Ferrari varie persone
osservano, rispecchiando le proprie personalità del momento, e
considerano: colore (pittore), linea (designer e scultore), motore
(tecnico), possibile acquisto (imprenditore),
ingiustizia e furto sociale (precario e disoccupato), velocità
(sportivo), bella donna o uomo seduti dentro (sex addicted), ...
Un
poco come nel film Rashomon
di A.Kurosawa
dove vengono portate tante versioni diverse di un fatto quante sono
le persone chiamate a testimoniare.
La
visione di ciò che appare è temporanea e strettamente collegata
alla "passione" del momento, alle potenzialità e alla
formazione culturale e sentimentale.
Sono
la somma momentanea delle "passioni" che influenzano i
ruoli in cui in cui ci si cala nei vari momenti della giornata.
Tante
persone in una che si differenziano nel corso del tempo anche in
dipendenza dell'Altro con cui ci si relaziona.
Questo
mi fa venire in mente il libro e il film Il
tè nel deserto (P.Bowles,
B.Bertolucci)
in cui la perdita di una persona cara determina la morte di una parte
di chi resta privo del ruolo relazionale vissuto fino a quel momento
e si ritrova a dovere elaborare anche il lutto di un sé che non può
più esistere.
Uno
dei vari me è diverso dal me dell'anno in cui ero preso da una
certa passione per qualcuno o qualcosa e diverso dal me di ora ma in
un altro ruolo (famiglia, amici, tempo libero...).
Posso
considerare la mia vita come frutto del caso che ha proposto
situazioni che, per una questione di probabilità, avrebbero potuto
essere completamente diverse un attimo prima, un attimo dopo per me
o, nello stesso momento, per un altro me stesso calato in un ruolo diverso.
Si
potrebbe fare riferimento a Destino
cieco
di K.Kieslowsky
o a Sliding
doors
di P.Howitt.