The hurt locker: artificieri dell'esercito americano in azione in Iraq.
Il
film rende il senso di tensione e paura che attanaglia il militare
in un luogo in cui i civili odiano coloro che vengono percepiti come
invasori e dove la morte può prendere le sembianze di qualsiasi cosa
e di qualsiasi essere umano, anche di un cadavere imbottito di
esplosivo.
La
paura, che a volte crea dipendenza come una droga,
viene assaporata come un piacere inebriante per l'adrenalina che
mette in circolo, sapendo che si è di fronte ad una sfida per non
morire. Abilità a confronto: la sfida tra l'artificiere e chi ha
preparato l'ordigno esplosivo è quasi una partita a scacchi che si
ripete ogni volta. La bomba è come il nemico in una città
occupata: non si sa quale modalità userà per mimetizzarsi,
per agire, per uccidere. L'incubo del periodo di missione
"Quando
la giornata è fatta solamente di frastuono e sei immerso fino alle
orecchie nel calderone della guerra, non la vedi, la tua vita, non la
capisci: serve almeno un passo indietro. Solo dalla riva lo sguardo
coglie tutta l'imponenza del fiume. Eri davvero tu, qualche minuto
prima, in quella furia di acqua e schiuma?"
cambia
l'atteggiamento dell'individuo verso chi gli è vicino e verso la
società, ogni carattere trova un suo modo di reagire per non
soccombere.
La
tentazione, in qualche caso, di uccidere o non salvare il compagno
d'armi perché troppo spesso mette a repentaglio la vita dei
componenti del gruppo.
Come
al solito, il film mostra i militari dell'esercito
di occupazione americano vestire
i panni delle vittime di una popolazione ostile ed infida, sempre
pronta a simulare per poi uccidere a tradimento gli eroi.
Gli
abitanti locali vengono presentati come persone senza problemi che
passano il loro tempo a godersi ,impassibili, dai balconi,
l'eventuale spettacolo di un americano che potrebbe morire, come se
quella bomba da disinnescare, nella realtà, non ucciderebbe anche
loro. La variante è il gruppo di civili che si fingono ingenui e poi
fanno esplodere un ordigno che uccide l'ufficiale americano buono,
rivelando così tutta la loro perfida indole.
Citazione:
da
Vita e destino
di
Vasilij Grossman
Adelphi
2011
Per
un tuffo nella realtà guarda il video
USA
2008
GENERE:
Guerra DURATA: 130′ VISIONE CONSIGLIATA: G
CRITICA:
4 PUBBLICO: 3 (giudizio da Morandini 2010)
REGIA:
Kathryn Bigelow
ATTORI:
Jeremy Renner, Anthony Mackie, Brian Geraghty, Christian Camargo,
Evangeline Lilly, Ralph Fiennes, David Morse, Guy Pearce
Oltre
ad averlo scritto e diretto, la Bigelow l'ha anche coprodotto.
Fotografia:
B. Ackroyd. Montaggio: B. Murawski e C. Innis
Musicato
da M. Beltrami e B. Sanders.
Girato
in Giordania, vicino al confine con l'Iraq, e a Vancouver.
Nella
versione in DVD gli Extra risultano di scarso rilievo