Il
13 marzo 2019, Francesco Iodice è stato uno dei protagonisti del
ciclo di incontri aperti al pubblico e dedicati alla fotografia
presso il Centro Pecci nell'ambito del progetto "Caleidoscopio.
Sguardi cangianti".
Francesco
Jodice è nato a Napoli nel 1967. Vive a Milano. La sua ricerca
artistica indaga i mutamenti del paesaggio sociale contemporaneo, con
particolare attenzione ai fenomeni di antropologia urbana e alla
produzione di nuovi processi di partecipazione. I suoi progetti
mirano alla costruzione di un terreno comune tra arte e geopolitica,
proponendo la pratica artistica come poetica civile. Insegna al
Biennio di Arti Visive e Studi Curatoriali e al Master in Photography
and Visual Design presso NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di
Milano. È stato tra i fondatori dei collettivi Multiplicity e
Zapruder. Ha partecipato a grandi mostre collettive come Documenta,
la Biennale di Venezia, la Biennale di São Paulo, la Triennale
dell’ICP di New York, la seconda Biennale di Yinchuan e ha esposto
al Castello di Rivoli (Torino), alla Tate Modern (Londra) e al Prado
(Madrid). Tra i suoi progetti principali ci sono l’atlante
fotografico What We Want, un osservatorio sulle modificazioni del
paesaggio in quanto proiezione dei desideri collettivi, l’archivio
di pedinamenti urbani The Secret Traces e la trilogia di film sulle
nuove forme di urbanesimo Citytellers. I suoi lavori più recenti –
Atlante, American Recordings e Sunset Boulevard – esplorano i
possibili scenari futuri dell’Occidente.